TITOLO I
INTRODUZIONE
Art. 1. – Premessa
Il Codice Etico dello studio legale “Garritano Avvocati”, (di seguito anche “Studio”) contiene i principi ai quali detto Studio informa ogni propria attività, interna ed esterna, sul presupposto che l’etica rappresenti un elemento ineludibile della professione forense.
Si applica agli avvocati, ai praticanti, ai collaboratori, quali che siano la struttura dello Studio e il rapporto di collaborazione, nonché a qualsiasi soggetto agisca in nome o nell’interesse dello Studio.
Art. 2. – Valori fondanti
Lo Studio si prefigge di essere, nella propria sfera di intervento, il più efficiente fornitore di servizi legali, orientato al mercato e alla qualità del servizio, con l’obiettivo di creare valore per i suoi componenti, di soddisfare gli assistiti e di valorizzare tutte le persone che vi lavorano.
L’obiettivo dell’eccellenza dev’essere perseguito anche attraverso il mantenimento dei massimi standard di condotta etica.
Art. 3. – Obiettivi e Principi
Nel perseguire i propri fini, lo Studio si attiene ai seguenti principi:
censura e rifiuta l’adozione di comportamenti illegittimi o comunque scorretti (verso la comunità, le autorità, gli assistiti, i colleghi, i concorrenti) per raggiungere i propri obiettivi economici, che sono perseguiti esclusivamente con l’eccellenza delle prestazioni in termini di qualità e convenienza dei servizi, fondate sull’approfondimento, sull’esperienza, sull’attenzione al cliente e sull’innovazione;
pone in essere strumenti organizzativi atti a prevenire la violazione dei principi di legalità, trasparenza, correttezza e lealtà da parte dei propri collaboratori e vigila sulla loro osservanza e perfezionamento;
si impegna a promuovere una competizione leale, che considera funzionale al proprio interesse così come a quello di tutti gli operatori di mercato, degli assistiti e degli interlocutori economici;
persegue l’eccellenza delle prestazioni e la competitività nel mercato, anche attraverso l’obbligo individuale dell’aggiornamento e della formazione professionale continua, offrendo ai propri assistiti servizi di qualità, che rispondano in maniera efficiente alle loro esigenze;
tutela e valorizza le risorse umane di cui si avvale;
impiega responsabilmente le risorse, rifiuta gli sprechi, avendo quale traguardo uno sviluppo sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e dei diritti delle generazioni future.
TITOLO II
PRINCIPI DI CONDOTTA NELLE RELAZIONI CON GLI ASSISTITI
Art. 4. – Ascolto, dialogo, trasparenza
Lo Studio indirizza la propria attività ai più elevati standard di qualità al fine della soddisfazione degli assistiti. Tutti gli appartenenti allo Studio devono creare relazioni di qualità con gli Assistiti: la qualità relazionale, nelle attività di assistenza e consulenza, si realizza attraverso affidabilità, disponibilità, tempestività, preparazione e trasparenza, uniti all’utilizzo della capacità di comprensione ed interazione.
L’assistito deve essere al centro dell’attenzione dello Studio, solo un costante dialogo può consentire di recepirne le reali aspettative e mantenere la relazione ad un livello di eccellenza.
In particolare, attraverso il dialogo con i propri assistiti lo Studio identifica con accuratezza le loro effettive necessità, punto di partenza fondamentale per offrire consulenza ed assistenza coerenti con le loro esigenze, nella consapevolezza di svolgere un ruolo fondamentale nell’assistenza legale.
Lo Studio crede che alla base di un rapporto durevole e improntato alla fiducia vi sia una comunicazione che metta l’assistito in grado di comprendere sempre le caratteristiche e il valore di tutti i servizi che gli vengono offerti.
I servizi resi dallo Studio devono essere accessibili a chiunque:
non discriminando gli assistiti in base alla loro nazionalità, religione o genere;
modulando la propria offerta affinché tutte le fasce sociali possano trovare una risposta alle proprie esigenze;
adoperandosi per applicare una politica dei compensi in linea con la qualità del servizio offerto;
impegnandosi ad offrire i propri servizi anche alle persone impossibilitate ad accedere agli uffici dello Studio a causa di barriere architettoniche la cui rimozione è preclusa allo Studio.
Art. 5. – Conflitto d’interessi
Nel rispetto del Codice Deontologico Forense, lo Studio garantisce la piena osservanza delle norme destinate a prevenire gli eventuali conflitti di interesse, ed in particolare dell’articolo 37 del Codice stesso.
TITOLO III
PRINCIPI DI CONDOTTA NELLE RELAZIONI CON I DIPENDENTI E I COLLABORATORI
Art. 6. – Il rispetto delle persone
Il rispetto della personalità e della dignità di ciascun collaboratore è il fondamento per lo sviluppo di un ambiente di lavoro caratterizzato dalla reciproca fiducia, dalla lealtà e che sia arricchito dall’apporto di ciascuno.
Tale obiettivo è perseguito:
adottando modalità di reclutamento e gestione dei collaboratori improntate a comportamenti equi e coerenti (nella loro conformità ai principi che governano l’attività dello Studio), prevenendo favoritismi, abusi e discriminazioni basate su genere, etnia, religione, appartenenza politica, lingua, età o diversa abilità;
garantendo pari opportunità di sviluppo e di crescita professionale, di accesso ai percorsi formativi e alle iniziative di aggiornamento e di attribuzione dei ruoli;
riconoscendo a tutti i collaboratori la possibilità di esprimere la propria individualità e creatività nel lavoro e valorizzando la diversità e le specificità di ciascuno, come spinta all’innovazione e contributo essenziale alla crescita dello Studio;
ponendo attenzione nella definizione degli obiettivi dello Studio, favorendone la comprensione e la condivisione, al fine di promuovere comportamenti corretti e trasparenti nella relazione con i clienti;
istituendo sistemi incentivanti oggettivi e trasparenti, prevedendo obiettivi possibili e raggiungibili;
agevolando l’equilibrio fra vita personale e professionale, favorendo forme di flessibilità e realizzando iniziative per la conciliazione tra impegni lavorativi e privati, nella consapevolezza che la sfera privata rappresenta una parte fondamentale della vita di ciascuno.
Art. 7. – Iniziative volte a conciliare impegni lavorativi e privati
Per favorire la conciliazione tra impegni lavorativi e sfera privata sono necessari impegni ed azioni volti a semplificare la partecipazione attiva alle attività lavorative e a stimolare in maniera responsabile la qualità della vita delle persone.
A tal fine, lo Studio si impegna a:
favorire la gravidanza, la maternità e le cure parentali, attraverso la previsione di un sostegno economico e di periodi di assenza remunerata e non remunerata, compatibilmente con le possibilità finanziarie e le esigenze dello Studio;
consentire la partecipazione ad iniziative di volontariato senza l’utilizzo di giornate di ferie, permessi o vacanze e senza pregiudizio economico;
permettere, compatibilmente con le esigenze lavorative, un periodo sabbatico della durata massima di tre mesi ed utilizzabile non più di una volta ogni cinque anni, per attività di ricerca, studio, volontariato o altra attività meritevole di tutela;
sostenere, economicamente ed in ogni altra forma possibile ed individuata concordemente, il collaboratore o il dipendente in caso di difficoltà personali, familiari, sociali, compresi i problemi legali e di salute.
Art. 8. – Ascolto e dialogo
Ascolto e dialogo sono alla base di relazioni che generano fiducia. A tal fine, lo Studio:
promuove il ruolo strategico della comunicazione interna per consentire a tutti i componenti di partecipare meglio e più consapevolmente alla vita dello Studio;
impronta la comunicazione a criteri di chiarezza, correttezza, completezza, semplicità e trasparenza;
sviluppa strumenti di condivisione di informazioni e favorisce lo scambio di esperienze, così da facilitare anche il confronto e l’integrazione fra le differenti aree di attività dello Studio;
si adopera per sviluppare, in chi ha compiti di responsabilità, una specifica sensibilità nel cogliere i bisogni dei collaboratori, nonché per valorizzare i suggerimenti e le differenze di opinione, quale opportunità di miglioramento e crescita dello Studio.
Art. 9. – Coesione
La coesione nasce dalla condivisione di uno scopo. E’ l’elemento distintivo di una comunità di persone che lavorano bene insieme con l’orgoglio di far parte di un unico progetto.
Per far crescere e consolidare, attorno a un’identità forte e condivisa, lo spirito di appartenenza di tutti i collaboratori, lo Studio:
dichiara e diffonde i propri valori, verificandone continuamente l’attualità in modo che ciascuno possa riconoscersi in essi;
comunica a tutti le informazioni sulle strategie e gli obiettivi dello Studio, con lo scopo di condividere gli elementi che caratterizzano la propria identità;
sollecita in tutti la crescita personale e professionale e l’assunzione di responsabilità, fa crescere in chi ha funzioni di responsabilità la capacità di proporsi come guida e punto di riferimento per adottare azioni sempre coerenti con i principi etici dello Studio;
adotta politiche gestionali premianti, in grado di riconoscere e valorizzare il contributo individuale e di gruppo al raggiungimento degli obiettivi;
prevede forme di compartecipazione anche economica ai successi dello Studio;
promuove iniziative di solidarietà per sostenere i colleghi in difficoltà e per finalità socialmente rilevanti.
Art. 10. – Doveri dei collaboratori
I collaboratori devono agire lealmente al fine di rispettare gli obblighi sottoscritti nei contratti di collaborazione, ove esistenti, e quanto previsto dal codice etico, assicurando le prestazioni richieste.
I collaboratori devono conoscere ed attuare quanto previsto dalle politiche dello Studio in tema ricerca dell’eccellenza, di crescita personale e professionale, nonché quanto previsto in materia di sicurezza delle informazioni, al fine di garantirne l’integrità, la riservatezza e la disponibilità. Gli stessi sono tenuti ad elaborare i propri documenti utilizzando un linguaggio chiaro, oggettivo ed esaustivo, consentendo le eventuali verifiche da parte di colleghi, responsabili o soggetti esterni autorizzati a farne richiesta.
Tutti i collaboratori sono tenuti ad evitare le situazioni in cui si possano manifestare conflitti di interessi e ad astenersi dall’avvantaggiarsi personalmente di opportunità di affari di cui sono venuti a conoscenza nel corso dello svolgimento delle loro funzioni.
Nel caso in cui si manifesti anche solo l’apparenza di un conflitto di interessi, il collaboratore è tenuto a darne immediata comunicazione.
Ogni collaboratore è tenuto ad operare con diligenza per tutelare i beni aziendali, attraverso comportamenti responsabili ed in linea con le procedure operative predisposte per regolamentarne l’utilizzo. In particolare, ogni collaboratore deve:
utilizzare con scrupolo e parsimonia i beni a lui affidati;
evitare utilizzi impropri dei beni, che possano essere causa di danno o di riduzione di efficienza, o comunque in contrasto con l’interesse dello Studio.
Per quanto riguarda le applicazioni informatiche, ognuno è tenuto a:
adottare scrupolosamente tutte le cautele al fine di non compromettere la funzionalità e la protezione dei sistemi informatici;
non inviare messaggi di posta elettronica inopportuni od ingiuriosi, non ricorrere a linguaggio di basso livello, non esprimere commenti inappropriati che possano recare offesa alla persona e/o danno all’immagine dello Studio;
non navigare su siti internet con contenuti indecorosi ed offensivi.
I collaboratori concorrono a formare l’immagine pubblica dello Studio, sia nell’ambito forense, sia al di fuori di questo. Pertanto, devono informare la propria condotta al contegno e alla rispettabilità, in conformità all’art. 9 del Codice deontologico forense, a mente del quale “L’avvocato, anche al di fuori dell’attività professionale, deve osservare i doveri di probità, dignità e decoro, nella salvaguardia della propria reputazione e della immagine della professione forense”.
TITOLO IV
PRINCIPI DI CONDOTTA NELLE RELAZIONI CON I FORNITORI
Art. 11. – Scelta del fornitore
I processi di acquisto sono improntati alla ricerca del massimo vantaggio competitivo per la Studio, da coniugarsi, quanto più possibile, con il favore per l’economia del territorio e con la tutela dell’ambiente.
Art. 12. – Integrità ed indipendenza nei rapporti
Le relazioni con i fornitori, compresi i contratti finanziari e di consulenza, sono regolate da principi comuni e sono oggetto di monitoraggio da parte dello Studio.
Art. 13. – Regali, omaggi e benefici
Non è ammessa alcuna forma di regalo che possa anche solo essere interpretata come eccedente le normali pratiche commerciali o di cortesia, o comunque rivolta ad acquisire trattamenti di favore nella conduzione di qualsiasi attività collegabile allo Studio.
TITOLO V
PRINCIPI DI CONDOTTA NELLE RELAZIONI CON LA COLLETTIVITA’
Art. 14. – Politica Ambientale
La tutela dell’ambiente è una delle dimensioni qualificanti l’impegno dello Studio.
Un significativo profilo della politica di responsabilità sociale è il rifiuto dello spreco e l’attenzione alle conseguenze ambientali delle azioni. Lo Studio può esercitare un significativo impatto in termini di sostenibilità ambientale. Tale impatto è riconducibile sia al consumo di risorse e alla generazione di emissioni e rifiuti direttamente legati alla propria attività (impatti diretti), sia ad attività e comportamenti che non controlla direttamente, in quanto posti in essere da soggetti terzi con i quali si relaziona, clienti e fornitori (impatti indiretti).
In tale ottica, lo Studio garantisce il rispetto delle prescrizioni legislative in materia ambientale e ricerca soluzioni innovative ed efficaci in campo ambientale, anche tramite l’offerta di prodotti e servizi specifici ai propri collaboratori e di soluzioni per i propri fornitori.
Art. 15. – Utilizzo responsabile ed efficiente delle risorse
Lo Studio persegue un consumo consapevole delle risorse necessarie per svolgere la propria attività, attraverso la lotta allo spreco energetico, l’adozione di un sistema di gestione ambientale e il progressivo miglioramento dell’efficienza energetica delle attività.
Lo Studio, anche attraverso il monitoraggio dei dati ambientali e la sensibilizzazione delle persone, punta ad un miglioramento continuo del proprio comportamento nei confronti dell’ambiente.
Art. 16. – Responsabilità ambientale e sociale lungo la catena di fornitura
Lo Studio riconosce che la propria responsabilità nei confronti dell’ambiente e della società si estende lungo tutta la catena di fornitura e per questo orienta le politiche dei fornitori verso la tutela ambientale ed il rispetto dei diritti umani e dei lavoratori, valutando favorevolmente i fornitori che improntano la loro attività alla sostenibilità ambientale e sociale e che adottano le misure necessarie a minimizzare gli impatti negativi causati dalla loro attività.
Art. 17. – Sostegno al settore non profit
Lo Studio riconosce il ruolo del settore non profit per lo sviluppo equo e coeso della società e, a tal fine, si adopera attraverso il sostegno, la collaborazione, la promozione di ogni attività consentita e coerente con detto impegno.
Art. 18. – Sostegno alle comunità tramite contributi e sponsorizzazioni
Lo Studio individua le esigenze e i bisogni, non solo materiali, della collettività e li sostiene anche tramite erogazioni liberali:
nella scelta dei settori di intervento, lo Studio presta particolare attenzione alla coerenza con i propri valori di riferimento, al merito delle iniziative e all’importanza dei bisogni sociali che intendono soddisfare, tra i quali la lotta alla povertà e al disagio sociale, la protezione dell’infanzia e delle categorie più deboli, la valorizzazione e tutela del patrimonio storico, artistico e culturale
opera secondo modalità trasparenti e rendicontabili e attraverso procedure che evitino ogni possibile conflitto di interessi di ordine personale o di Studio;
fa sì che le erogazioni liberali prescindano dal perseguimento di interessi commerciali.
Art. 19. – Rapporti istituzionali
Le relazioni istituzionali dello Studio con lo Stato nelle sue varie articolazioni sono finalizzate esclusivamente a forme di comunicazione volte a valutare le implicazioni dell’attività legislativa e amministrativa nei confronti dello Studio e dei propri clienti o comunque a rendere nota la posizione dello Studio o dei propri clienti su temi rilevanti.
TITOLO VI
MODALITA’ DI ATTUAZIONE E CONTROLLO
Art. 20. – Compiti del comitato per il controllo interno in materia di attuazione e controllo del codice etico (Comitato di Valutazione)
In materia di codice etico competono al comitato per il controllo interno i seguenti compiti:
prendere decisioni in materia di violazioni del codice di significativa rilevanza;
esprimere pareri vincolanti in merito alla revisione delle più rilevanti politiche e procedure, allo scopo di garantirne la coerenza con il codice etico;
provvedere alla revisione periodica del codice etico.
Nel caso in cui il Comitato di Valutazione non fosse nominato, i suddetti compiti saranno in carico al Comitato Esecutivo ovvero al soggetto che, al momento, assume la responsabilità giuridica dello Studio.
Art. 21. – Segnalazioni in caso di violazioni ed inosservanze
Lo Studio provvede a stabilire per ogni interlocutore dei canali di comunicazione a cui poter rivolgere le proprie segnalazioni.
In alternativa, tutti gli stakeholder possono segnalare, per iscritto e in forma non anonima, ogni violazione o sospetto di violazione del codice etico al Comitato Etico che provvede ad un’analisi della segnalazione, ascoltandone eventualmente l’autore e il responsabile della presunta violazione.
La segnalazione di eventuali inosservanze del presente Codice vanno indirizzate via mail ad uno dei componenti del Comitato di Valutazione oppure inoltrate a mezzo posta all’indirizzo:
Studio Garritano Avvocati – Viale G. e F. Falcone n. 182, 87100 Cosenza.
Il Comitato di Valutazione agisce in modo da garantire i segnalanti contro qualsiasi tipo di ritorsione intesa come atto che possa dar adito anche al solo sospetto di essere una forma di discriminazione o penalizzazione (ad esempio, per i fornitori: interruzione dei rapporti di affari, per i dipendenti: mancata promozione, ecc.). È inoltre assicurata la riservatezza dell’identità del segnalante, fatti salvi gli obblighi di legge.
Art. 22. – Interventi in caso di violazioni ed inosservanze
A fronte delle inosservanze al presente Codice, lo Studio adotterà i conseguenti provvedimenti, ispirandosi – ove non si configurino comportamenti fraudolenti o attuati in violazione di specifiche normative di legge, contrattuali o regolamentari – a un approccio costruttivo che, anche tramite l’erogazione di interventi formativi, rafforzi la sensibilità e l’attenzione dei singoli circa il rispetto dei valori e dei principi affermati nel Codice.